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Gli spaccabolle: un’azione sinergica contro il bullismo e il cyberbullismo

Seminario di sensibilizzazione e formazione sul tema del cyberbullismo, presso l'Aula Magna della sede centrale "Giovanni Falcone"

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Nel primo pomeriggio dello scorso venerdì 1 Dicembre, nell’aula magna del plesso “Giovanni Falcone”, di fronte a numerosi e motivati genitori e docenti, si è tenuto l’incontro “Gli spaccabolle”, seminario per la sensibilizzazione riguardo il tema del bullismo e del cyberbullismo.
Ad introdurre i lavori, la Dirigente Scolastica Veronica Veneziano, consapevole della propria responsabilità come leader di un’agenzia educativa, ha dichiarato quanto la nostra scuola abbia il dovere etico di percorrere più strade per fornire alle famiglie e agli studenti, strumenti psicologici e tecnologici utili a contrastare i fenomeni.
Gradito ospite e principale relatore del simposio, è stato il Dott. Giuseppe Raffa, invitato come autorevole esperto dal punto di vista pedagogico, in quanto responsabile dell’ambulatorio contro il bullismo dell’ASP di Ragusa. La sua disanima sull’argomento, precisa e puntuale poiché supportata da pluriennale esperienza e da evidenze scientifiche e statistiche regionali e nazionali, ha portato a comprendere quanto, mai come adesso, occorra tenere alta la guardia e armarsi di conoscenze e competenze, dapprima in famiglia, quindi anche tra gli operatori dell’educazione, non ultimi quindi anche i docenti.
A questi il compito di integrare il lavoro che non può che partire da casa, luogo in cui occorre che i genitori tornino a ricoprire pienamente il loro ruolo, riappropriandosi dell’autorevolezza che gli compete e tornando ad essere guide ed esempio concreto.
A concludere l’incontro, il Dott. Francesco Sindoni che si è soffermato sull’origine psicologica delle condotte di acting-out, nell’alveo delle quali si può ricondurre anche il bullismo, in cui un mancato sviluppo della capacità di autoregolare le emozioni non permette l’evoluzione del senso di empatia e la visione dell’altro come portatore di sentimenti. L’insegnante e psicologo ha sottolineato l’importanza di una sinergia tra famiglia e scuola, per intraprendere precocemente un processo di alfabetizzazione emotiva ed educazione ai media e per trasmettere la cultura dello sguardo empatico, utile a “spaccare le bolle” percettive, fisiche e virtuali, entro cui spesso i nostri ragazzi finiscono per
rimanere intrappolati.